Suono e rumore, area Cocktail Party

Quando vi trovate in mezzo al frastuono più assordante che vi sia mai capitato e riuscite nonostante ciò, a percepire distintamente un suono o un rumore particolare, sappiate che dovete ringraziare tale ‘corteccia uditiva secondaria ’ . E’ questa la parte del nostro cervello che ci fa isolare un particolare strumento durante l’esecuzione di un’orchestra sinfonica. E’ sempre quest’area che nel bel mezzo di un andirivieni metropolitano ci consente di captare il suono di una meravigliosa canzone, da una finestra lontana dal punto in cui ci troviamo. Che meraviglia la nostra centrale operativa. Che super congegno iper tecnologico che abbiamo a disposizione. Già nel lontano 1953 questo particolare talento del ‘mostro’ che è in noi, fu definita come una sorta di effetto ‘Cocktail Party’. In definitiva il nostro cervello è capace in mezzo al caos di zittire tutto pur di farci captare il suono che abbiamo percepito e su cui ci siamo concentrati. Certo è che, in un contesto come quello attuale, dove il rumore e il frastuono sono all’ordine del giorno, avere una possibilità del genere è come avere una scialuppa di salvataggio in grado di farci attraccare ogni qualvolta abbiamo bisogno di toccare un po’ di terra ferma.