Steve Winwood – While You See A Chance

A ripetizione da Luisa…

Mi hanno detto che ieri è venuta una tipa carina. Non c’ero. Quest’anno mi hanno dato due materie. Inglese e matematica. Secondo ragioneria mica liceo scientifico, eppure sono al palo e se non riparo mi tocca ripetere. Vado a ripetizione da Luisa. Prendo la cinta e lego sulla moto i due libri che mi porto appresso. Cinque minuti di strada e sono a destinazione. Luisa non c’è mai quando suono alla sua porta. Viene la mamma di suo marito ad aprire, sempre ben pettinata, come appena uscita dal parrucchiere. La casa sa di buono o meglio sa di cose buone. Vengo fatto accomodare in studio sempre sulla stessa sedia nella stessa posizione con il raggio di luce delle 16,30 che, obliquo, entra dalla finestra e arriva diretto all’altezza dei miei occhi. I miei Ray Ban a goccia, frutto di due giornate da facchino per un muratore, fanno perfettamente il loro compito.
 
 
 
Luisa arriva sempre dopo un po’. E’ una bella signora sulla trentina, veste sobrio, ha un bel sorriso e a volte fa delle battutine che se non fosse che è più grande di me, le risponderei per le rime. Mi punzecchia un po’. Ha due grandi occhi neri, capelli voluminosi che il più delle volte raccoglie e ferma con una penna sulla nuca. Due orecchini circolari medio grandi ingentiliscono se è possibile ancora di più il suo bel viso. Veste spesso di giallo,  indossa dei vestiti che le arrivano fin sotto al ginocchio, raramente mette su un paio di jeans che pure le stanno benissimo. Talvolta ha la camicetta un po’ aperta o forse sono io che la vedo un po’ meno chiusa, e, pur mettendo in atto ogni stratagemma, i miei giovani e ribelli ormoni rimangono imbizzarriti e in allerta per tutta la durata della lezione senza avere la benché minima soddisfazione.
 
 
 
Oggi sono arrivato tutto profumato e lei subito mi ha sgamato prendendomi in giro. C’era anche il marito nei pressi dello studio e tutti e due si sono divertiti a fare battutine su ragazzine che mi stavano aspettando fuori. Beh non avevano tutti i torti, ma farmi arrossire così, mannaggia. Non dovrei aver fatto una grande figura ma…porca miseria, ero troppo imbarazzato!!! Alle 18,30 sono fuori, chissà perché oggi mi ha tenuto un’ora in più, sono esausto. Fa caldo, molto caldo, avrei bisogno di un Peroncino gelato. Salgo sulla mia Guzzi 125 modificata, la sella bianca scotta manco fosse un tostapane. Una sgambettata per mettere in moto, e via verso la radio dove incontro la tipa carina che ieri non avevo potuto vedere…
 
 

Steve Winwood – While You See A Chance

 
 

Steve Winwood – While You See A Chanceultima modifica: 2008-07-09T15:15:00+02:00da rickyapple
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