Un momento magico. Come quando giocando a tennis, calcio o qualsiasi altro sport, tutti i colpi riescono a meraviglia e senza sforzo alcuno. Di contro, arrivano periodi durante i quali, un fallimento segue l’altro, si chiede con forza e non si ottiene nulla, il mondo sembra averci improvvisamente voltato le spalle.
La spiegazione a tutto ciò è semplice, di una semplicità disarmante. In sintesi, il successo si nutre di successo e la sconfitta o fallimento si nutrono di sconfitta e di fallimento.
L’abitudine al successo va sviluppata come ogni altra attitudine. La deriva del fallimento va disattivata, scongiurata, evitata. Le tecniche sono le stesse in quanto all’interno della mente vige la più assoluta forma di democrazia e libero arbitrio.
C’è un’attitudine al fallimento che nasce e si sviluppa seguendo un percorso preciso. Le sconfitte non arrivano mai per colpa della sfortuna o per addebiti da muovere ad altre persone.
Chi sperimenta un fallimento è perché lo ha pensato, immaginato, si è creato delle immagini e le ha costantemente nutrite. Ripetendo sistematicamente questo schema, si è creato un rafforzamento del quadro o immagine se preferite, dell’insuccesso, del fallimento. La paura in questo contesto è un detonatore potentissimo, un catalizzatore della negatività che accelera la realizzazione di quanto proiettato interiormente dal soggetto.
Vivere in un ambiente dove si sperimenta quotidianamente esperienze fallimentari non può che dare riferimenti alla mente di insuccessi, sconfitte e fallimenti.
Tuttavia è vero anche il contrario di quanto sopra asserito, e cioè che il successo si nutre di successo.
Vedersi chiaramente soddisfatti, determinati e vincenti, porta la mente a sviluppare la sensazione di successo. Avere un’abitudine al successo vuol dire che si è sviluppato un certo modo di agire che nella stragrande maggioranza dei casi porta ad ottenere risultati più che positivi. La formazione dell’abitudine al successo segue la stessa strada di quella per l’insuccesso. Solo che va in direzione opposta.
Quindi chi sperimenta un successo, se ne crea una rappresentazione e la usa per i futuri approcci. Le immagini, il linguaggio interno ed esterno, la postura e quant’altro, sono tutti coerenti con l’obiettivo di raggiungere il massimo risultato ottenibile.
Una volta stabilito con certezza che, nulla è più efficace nella ricerca del successo, il successo già ottenuto in un qualche settore della vita, possiamo dunque dire che per ottenere vittorie bisogna aver in qualche modo già vinto.
Esercizio propiziatorio attitudine al Successo
Mettetevi comodi, seduti con le mani appoggiate sulle ginocchia, o supini con le braccia lungo il corpo.
Chiudete gli occhi e iniziate a respirare. Respirate e rilassate ogni muscolo del vostro viso, quindi sempre rilassando, scendete verso le gambe.
Quando avrete raggiunto un’accettabile livello di rilassamento, riportate alla mente un episodio in cui sentite di aver ottenuto un gran bel successo.
Fatevene una vivida immagine, sentite i rumori che sono presenti in questo ricordo, notate i colori e la luce, l’immagine è associata (cioè i vostri occhi sono la cinepresa) o dissociata (vi vedete nel mezzo delle varie scene)? qual è la vostra postura? Qual è il vostro stato d’animo in questo ricordo?
Più dettagli mettete e più la vostra immagine di evocazione del successo è precisa e incisiva.