Inter, spalle al muro.

Attualità – Opinioni 
Chi è di questo mondo da qualche tempo, sa che non ci si può stupire praticamente di niente. Non è un gioco di parole, voglio dire che la famosa frase “chi è senza peccato scagli la prima pietra’ è sempre di estrema attualità. Sono passati esattamente 2 anni da quando le prime indiscrezioni, poi intere prime pagine di giornali, puntate speciali di Matrix, Porta a Porta, Primo Piano etc., buttarono il mondo del calcio nel caos.

Era maggio del 2006 e la Juventus aveva appena conquistato il suo 29° scudetto in quel di Bari, il suo secondo titolo consecutivo nella gestione Capello. Una squadra che fino a pochi giorni prima, veniva unanimemente magnificata da tutti i media e da tutti gli avversari, venne di colpo accusata di aver vinto gli ultimi 2 tornei perché il suo Direttore Generale, Luciano Moggi, aveva creato un sistema di potere che teneva in scacco gli arbitri e aveva influenza sulla federazione. Le sentenze stabilirono che pur non avendo ‘truccato’ alcuna gara, non essendosi verificato alcun illecito concreto in nessun incontro disputato dai bianconeri, Moggi aveva tratto vantaggio dalla rete delle sue amicizie. Già questo è un bel mistero. Nessuna anomalia finanziaria, nessuna valigia piena di soldi, nessun arbitro comprato. Però un illecito strutturale.

                                                                              

 

Due anni dopo, alla vigilia dell’ultima di campionato, l’Inter finisce sulle prime pagine di quasi tutti i giornali italiani e di mezza stampa europea. Ci finiscono i nerazzurri, perché diversi esponenti dell’area tecnica avevano frequentazioni fitte fitte con tale signor Brescia.  Questo signore che da trent’anni frequenta la pinetina, oltre ad avere una fedina penale di tutto rispetto, pare sia indagato anche per traffico di droga e da questo filone hanno preso il via le intercettazioni. Sono quasi 2000 le telefonate intercorse tra il Brescia e gli esponenti nerazzurri, in una di queste il tecnico Mancini consiglia un amico comune (latitante) di non rientrare in Italia subito ma di aspettare l’indulto. In altre conversazioni, gli inquirenti pare vogliano capire se tra il Brescia e alcuni giocatori coinvolti, si usi un linguaggio cifrato per non far capire il reale significato delle affermazioni intercettate. I carabinieri di Trento che hanno effettuato le intercettazioni, pare stiano cercando riscontri che proverebbero il coinvolgimento di alcuni esponenti di spicco della squadra, si fanno i nomi di Materazzi e Zanetti, in alcune scommesse effettuate sulla vittoria dello scudetto da parte dell’Inter nella scorsa stagione.

 

 

E’ chiaro fin da queste prime battute che siamo di fronte a un fatto diverso da quello che fu il cosiddetto calciopoli (farsopoli), tuttavia per chi si è vantato di essere sempre senza macchia, per chi come Moratti, avrebbe voluto fare dell’onestà una veste di cui poteva vestirsi esclusivamente la sua squadra, non c’è davvero male. Se hanno più volte dichiarato che Moggi era il male del calcio e che le sue amicizie erano talmente potenti da rasentare l’associazione mafiosa, ricordiamoci che a tutt’oggi Moggi è un incensurato, che dire invece di questo Brescia, factotum dello spogliatoio e non solo, dell’Inter? L’indagine dei carabinieri punta su due filoni, uno riguarda il settore delle scommesse, l’altro il traffico di stupefacenti e auto di lusso a prezzi scontati. Inoltre il fatto che un cittadino consigli ad un latitante di stare dov’è potrebbe configurarsi come un reato. Questa una delle intercettazione a carico del tecnico jesino e di un dipendente dell’inter:

 

19 aprile 2007

MANCINI: “Che fine ha fatto Bizzozzero?”

BRESCIA: “L’hanno arrestato”

MANCINI: “E come mai? Sempre per quella cosa? Era a Montecarlo poi è andato a Parigi… glielo avevo detto di stare lì ad aspettare l’indulto…”

BRESCIA: “Quello è uno stupido!”

MANCINI: “Con me si era sempre comportato bene… ma quanto deve scontare?”

BRESCIA: “Cinque o sei”

 

20 Aprile 2007

DI STASI (dipendente Inter): “Quella roba lì, guardalo bene, che c’è i brillanti di… lì c’è scritto tremila e cinquanta… duemila e cinque dobbiamo prenderli eh, perchè quella non è roba… quella è roba regolare, a posto eh…”

BRESCIA: “Sì, sì. Tranquillo, ci penso io

 

Il tutto a tre giorni dall’ultima di campionato, un torneo durante il quale l’Inter ha goduto di evidenti ‘situazioni’ favorevoli e che per questo, unitamente alla fallimentare stagione del designatore arbitrale Collina, è stato tra i più contestati di sempre. Due anni fa l’Inter si prese uno scudetto e dei giocatori da una Juventus in difficoltà, che si  giunto il momento di restituire il maltolto?
Inter, spalle al muro.ultima modifica: 2008-05-15T19:45:00+02:00da rickyapple
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