Sembra quasi un gioco: una parte si allunga e l’altra si accorcia. Un gioco però non è, si tratta di cambiamenti di struttura corporea che stanno interessando l’uomo del futuro. Uno studio condotto dal Servizio per la Patologia della riproduzione umana dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova, diretta dal prof. Carlo Foresta, ha monitorato 2019 giovani con un’età media di 18,9 anni. Il risultato non lascia spazio ad interpretazioni di sorta: nell’uomo si stanno allungando le braccia e si sta accorciando il pene.
Lo studio, ha preso come punti di riferimento il rapporto apertura braccia – altezza (che nell’individuo normale deve essere uguale o di poco superiore all’altezza), parametri in uso fino ad oggi e considerati normali. In base a questi parametri, gli studiosi hanno notato come siano in atto rilevanti cambiamenti. Il 36% del campione risulta avere le braccia più lunghe, così’ come il 47,7% ha le gambe più lunghe rispetto al tronco. Si vanno modificando anche le dimensioni del pene: mediamente lungo 9,7 centimetri nel 1948, 9 cm. nel 2001, 8,9 cm. nel 2012 si ferma a 8,9 cm.