Se ti ha mollato…

Mentalmente

Capita che le storie d’amore finiscano. C’eravamo tanto amati e adesso che si fa? Quasi sempre nel momento in cui ci si lascia, si chiude una storia, c’è uno dei due protagonisti che ci rimane un po’ più sotto rispetto all’altro.
Talvolta puoi rimanerci talmente sotto da non riuscire ad alzare lo sguardo quel tanto che ti permetterebbe di vedere il sole sorgere di nuovo, seppur dopo una lunga notte. Perché in fondo di questo trattasi, di aspettare che passi. Nel frattempo però, come ingannare l’attesa? Come riuscire a limitare i danni e a non farsi dominare dai rimpianti dalle cose dette o non dette, da quello che avrebbe potuto essere e che invece non è stato? In soldini, come si fa a tirarsi un po’ su e contemporaneamente a far scendere il nostro ex amore dal piedistallo su cui con tanta cura lo abbiamo piazzato?
 
Il metodo è semplice semplice. Prendete un foglio di carta tipo A4, quelli di una comune stampante o di un blocco oppure un foglio qualsiasi. L’importante è che sia abbastanza grande da poter essere diviso in due colonne. Poniamo un titolo in testa ad ogni colonna. Chiameremo la colonna di sinistra così: ‘lista della vedova allegra’. Chiameremo la colonna di destra in quest’altro modo: ‘lista della vedova affranta’. Già di per sé, è abbastanza intuitiva la cosa, tuttavia è bene fare un po’ di attenzione. Sulla colonna di sinistra scrivete, con caratteri abbastanza grandi da poter leggere anche ad un po’ di distanza,  tutti i difetti che il vostro ex aveva. In testa mettete il difettone assoluto, quello che di lui vi faceva imbestialire, che non riuscivate proprio a sopportare.  Successivamente passate a riempire la colonna di destra. In questo caso dovete aver cura di fare esattamente il contrario e quindi: scrivere i pregi con una grandezza appena sufficiente a garantirne la lettura. Iniziare in questo caso scrivendo l’ultimo pregio riconosciuto nel vostro ex amato e metterlo in alto a destra quindi scendere avendo cura di posizionare il pregio assoluto in fondo alla colonna.
 
Adesso non vi resta che leggere e rileggere questa lista più e più volte al giorno, la sera poco prima di dormire e al mattino appena svegli. Siccome il cervello normalmente tende ad allontanarsi da tutto ciò che non ci piace, è chiaro che ripassando di continuo in rassegna i difetti di una persona, andremo a creare una potente associazione mentale che dice al cervello di allontanarsi da un individuo che percepiamo come negativo. La grandezza della scrittura ha la stessa funzione delle liste. Spesso i ricordi fanno male perché sono dentro di noi a grandezza naturale. Noi continuiamo a nutrirli con il nostro pensiero e questi rimangono nella forma originale di quando li abbiamo registrati per la prima volta. Scrivere in grande i difetti permette al nostro cervello di recepire il messaggio di negatività associato ad una determinata persona, e quindi di starne alla larga. Di contro scrivere a carattere piccolo i pregi, porta il cervello ad avere un’immagine, piccola, sbiadita e di poca presa sul soggetto.
Se ti ha mollato…ultima modifica: 2008-05-09T11:00:00+02:00da rickyapple
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