Peperoncino, non solo afrodisiaco

poblanos.jpgIl peperoncino è una pianta il cui frutto sulla tavola degli italiani non manca quasi mai. Il peperoncino può essere coltivato in qualsiasi parte, dall’orto al balcone di casa tanto per intenderci. L’importante è che la pianta riceva un bel po’ di sole. Oggi come oggi il peperoncino, lo troviamo oltre che nel classico colore rosso intenso, anche in svariate tinte che possono andare dal giallo fino al verde-viola. Il principio attivo del peperoncino che poi sarebbe anche quella sostanza che dà bruciore, è la capsicina.

Tra le tipologie dei peperoncini più ricercati, troviamo quelli di provenienza spagnola, messicana e dalle indie occidentali. Ottimi sono anche i peperoncini di casa nostra. Il peperoncino è ricchissimo di vitamina C, A, P, E, K e sali minerali come sodio, rame, magnesio, potassio, calcio, fosforo e ferro.

Ecco alcuni interessanti campi d’azione del peperoncino: favorisce la digestione, è carminativo avendo il potere di scacciare i gas dalla pancia, è astringente e antireumatico. Il peperoncino abbassa la pressione alta e alza quella bassa, migliora la coagulazione del sangue. E’ efficace contro la caduta dei capelli, l’insufficienza epatica, l’incontinenza urinaria. Da sempre poi, il peperoncino viene considerato un ottimo afrodisiaco e stimolante del desiderio sessuale.

Se sbadatamente vi trovaste, in seguito ad una esagerata assunzione di peperoncino, la bocca a fuoco e fiamme, niente paura, un ottimo rimedio è masticare della mollica di pane oppure prendere un po’ di yogurt o anche del latte.

Peperoncino, non solo afrodisiacoultima modifica: 2009-04-30T09:05:00+02:00da rickyapple
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