Attualità – Opinioni
Stavo guardando ‘Exit’ su la7 con Ilaria D’amico, la puntata all’inizio trattava di ‘tartassauto’ ovvero di tutto
quello che l’auto fa guadagnare allo Stato. Si parte dal carburante, un vero e proprio salasso per l’automobilista ma al contempo un vero e proprio affare per petrolieri e Stato. Si passa poi alle assicurazioni e la Rca obbligatoria, vero punto di forza per le compagnie assicuratrici e altra miniera d’oro per lo stato. Arriviamo al bollo, o meglio, alla tassa di possesso. Perché che tu ci vada in giro o meno con la tua macchinina, allo stato non gliene po’ fregar di meno, intanto paghi per possederla, poi ci fai quel che ti pare. Passiamo in linea diretta alla revisione, e anche qui son dolori per l’automobilista e piacere per lo stato. Arriviamo ai pedaggi, ai parcheggi, alle multe e il concetto è sempre lo stesso, Stato o Comuni che ci si ingrossano il portafogli e noi poveri automobilisti letteralmente spennati.
Allora la domanda sorge spontanea (Lubrano permetterà…): Ma perché noi italiani ci facciamo tosare come pecore?
Perché paghiamo, supinamente paghiamo?
Se c’è un signore che fa il petroliere e butta 1000 miliardi di lire su una squadra di calcio, non viene a nessuno il sospetto che quei soldi, sono i nostri soldi? Come possiamo continuare a permettere che avvengano certe speculazioni io proprio non riesco a capirlo.